APERTURA CENTRI ESTIVI: finalmente tutti i bambini a giocare all’aperto!
All’inizio della pandemia, per evitare la diffusione del virus da Covid-19, è stato necessario bloccare tutte le attività lavorative, ludiche e ricreative.
Il lockdown (in inglese significa proprio “confinamento”) ha messo a dura prova tutti, ma tra coloro che hanno sofferto di più in questo periodo ci sono stati sicuramente i bambini.
I più piccoli, infatti, si sono visti privati improvvisamente di tutte le loro attività (soprattutto quelle all’aperto e quelle in compagnia dei loro amici e compagni) e dei loro punti di riferimento: sia educativi che affettivi!
Pensate a quanto sia importante per i bimbi stare con i loro coetanei…correre all’aperto, confrontarsi e giocare con i loro compagni ed amici, parlare “la lingua dei bambini”!
Non sappiamo ancora i “danni” che questa fase abbia potuto provocare nei più piccoli, soprattutto con riferimento alla chiusura prolungata dei servizi educativi e delle scuole.
Oggi, dopo tre mesi di chiusura in casa, i bambini hanno bisogno di stare all’aria aperta, anche se sempre a debita distanza, ma insieme ad altri bambini coetanei e che non siano fratelli, sorelle o genitori.
Finalmente dal 15 giugno 2020 con la riapertura dei centri estivi (clicca qui per la circolare della Regione Sicilia sulla riapertura dei Centri Estivi) è arrivato il momento di cambiare rotta, di dare nuovamente ai bambini la possibilità di riappropriarsi della loro vita, delle loro abitudini…bisogna cominciare a pensare che sia arrivato il momento di passare ad una nuova fase: quella della normalità (o della quasi-normalità)!
Sicuramente non sarà un momento facile, tante paure preoccuperanno i genitori, ma con le dovute precauzioni, si dovrà “ricominciare a vivere” per evitare che i bambini possano subire conseguenze sia a livello psicologico sia a livello educativo.
Non dimentichiamoci poi che tra i bambini vi sono coloro che hanno sofferto ancor di più la “reclusione casalinga”: sono i bimbi disabili, con difficoltà motorie o anche soltanto psichiche, che hanno bisogno più di tutti di respirare l’aria esterna, di rapportarsi con gli altri, di vivere la loro vita in luoghi aperti.
Mi auguro che le norme e le regole stringenti, che regolano l’aperture di questi centri, possano essere monitorate, riviste e (se sarà necessario) modificate in itinere, perché i bambini disabili, che più di tutti gli altri sono stati penalizzati dal lockdown, difficilmente potranno essere inseriti, nei centri estivi, data la difficile applicazione delle norme da mettere in atto per evitare il contagio. Durante un’emergenza epocale, come quella che abbiamo vissuto, è difficile prevedere tutto, ma non è impossibile porre rimedio anche in un momento successivo…
Quindi, speranzosa e fiduciosa che questi bimbi non rimangano “bambini invisibili” e che gli esperti abbiamo tenuto conto (o che comunque ne possano tenere in conto nei prossimi tempi) di tutti i molteplici aspetti che si presentano nel momento in cui si parla di famiglie e di bambini, auguro a tutti i bimbi italiani (e non!) buon divertimento e buona vita all’aperto!!!!
Se tu o la tua famiglia state vivendo dei disagi e necessitate di maggiori informazioni, i professionisti del Consultorio MIF sono a vostra disposizione per una consulenza gratuita di ascolto e orientamento.