Il momento critico della separazione – La gestione dei figli.
Come già evidenziato in un precedente articolo, il momento della separazione nella coppia di coniugi, conviventi e/o compagni è sempre un momento traumatico.
Può essere caratterizzato da forti litigi, a volte violenti, sia verbali che, purtroppo, fisici e spesso alle in presenza dei figli.
Il danno che un aspro conflitto tra i genitori può provocare ai figli è un danno che può essere irreversibile e compromettere il loro futuro. Raramente i figli di genitori separati riescono a trarre “vantaggio” da questa esperienza: un vantaggio potrebbe essere quello di non fare a loro volta vivere quello che loro hanno vissuto e quindi comportarsi diversamente.
I conflitti familiari degli anni ’70 hanno visto figli di separati vivere nell’onta della separazione dei genitori: “quello/a è figlio/a di separati!” come se fosse una vergogna, li rendesse diversi, si operava una discriminazione terribile nelle scuole e nella società che preferiva vivere nella finzione di famiglia felice.
Oggi si vive una situazione addirittura opposta: “tanto sono tutti figli di genitori separati” si sente dire spesso in giro, come se vivere in una famiglia con una coppia stabile sia qualcosa di inusuale.
Una coppia con figli spesso nel momento della separazione non si occupa delle conseguenze della scelta operata di non vivere più insieme: scelta che può essere obbligata, perché la convivenza è peggio della separazione, e non considera che i piccoli (o grandi) spettatori di questi momenti si sentono confusi e spesso colpevoli di quello che sta accadendo.
Per evitare queste conseguenze, raramente presenti nella mente dei “litiganti”, la coppia dovrebbe oltre che evitare di litigare e discutere davanti i propri figli, cercare un aiuto esterno. Raramente familiari e amici possono essere di supporto in quanto inevitabilmente (e comprensibilmente) sarebbero dalla parte del congiunto/amico. L’aiuto potrebbe essere esterno, arrivare da persone estranee alla coppia che hanno le competenze per aiutare la stessa a “transitare” dall’essere (stata) coppia ad essere genitore.
Il MIF si compone di professionisti che volontariamente e gratuitamente offrono le loro conoscenze proprio a questi fini; dallo psicoterapeuta, al mediatore familiare, all’avvocato familiarista: tutte figure professionali che con il loro aiuto e supporto accompagnano la famiglia al cambiamento, così dall’essere lo stesso meno traumatico e più “sopportabile”
Elisabetta Liberti, avvocato, mediatore familiare..