Il Counseling…questo sconosciuto
– SEI PSICOLOGA? – NO, COUNSELOR.
Più volte sono stata protagonista di questo dialogo: quando entravo nelle classi per fare dei laboratori e alcuni ragazzi con un sospiro di sollievo rispondevano “Meno male”, liberati dal prefisso ‘psico’ per loro quasi minaccioso e i professori annuivano fingendo di aver capito; altri utenti alla mia affermazione facevano una smorfia di perplessità, ma tutti alla fine, dicevano “Ma… cos’è??”.
Normale… il counseling è una professione che, nonostante esista da un secolo, solo negli ultimi trent’anni ha cercato di farsi strada timidamente in Italia e spesso viene confusa da chi opera in settori simili.
Il counselor è un professionista, operatore del benessere, disciplinato in Italia dalla Legge n.4 del
14 Gennaio 2013. È colui che crea uno spazio di ascolto alla persona e la aiuta a portare alla luce le sue risorse nascoste o ancora sconosciute.
Come?
Il primo strumento, di per sé molto potente nella sua semplicità, è appunto l’ascolto.
Chi fa counseling è una persona formata per ascoltare (ascoltare attivamente), un professionista che ha lavorato su di sé affinando un suo talento e rendendolo veramente efficace per gli altri.
L’utente, nell’incontro, percepisce un’accettazione incondizionata da parte del counselor, senza nessuna indagine o analisi. Ciò permette il fiorire di un senso di benessere: consente ad alcune sensazioni “annodate” di sciogliersi, alle emozioni spesso “inghiottite” di fluire prendendo lo spazio che spetta loro, trovando dall’altro lato un professionista ad accoglierle nel giusto modo e capace di aiutare a riconoscerle.
Il counselor, infatti, rimanda all’utente ciò che egli stesso porta; “riflette” come uno specchio, e questo restituisce benessere e sollievo alla persona. Questa, ascoltata, ascolta se stessa, prende maggiore confidenza con sé, in un rapporto che si costruisce nell’autenticità.
Nel counseling, poi, ci sono altri strumenti utili a permettere di fare maggiore chiarezza, acquisire il possesso delle proprie risorse e poterne fare uso; strumenti che consentono l’espressione, la consapevolezza e l’azione in incontri singoli, di gruppo o laboratori creativi.
A questo punto, rimangono ancora dei margini di confusione con il mestiere dello psicologo: in cosa sta esattamente la differenza?
Per la legge italiana la professione di psicologo “comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.”
Una differenza importante, quindi, che dà il giusto limite alle due professioni.
A queste aggiungo due righe a proposito delle figure dello psicoterapeuta e dello psichiatra. Il primo è uno psicologo che ha scelto di continuare la sua formazione con una specializzazione e con un costante lavoro su se stesso, al fine di “rieducare” la personalità del paziente; lo psichiatra è un medico specializzato che, in caso di patologia psichiatrica, può prescrivere una cura farmacologica.
Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra, quindi, in modi diversi e in tempi più dilatati, lavorano con la psiche e tutto ciò che essa comprende (anche la psicopatologia); il counselor lavora, in non più di 10 incontri, con le sensazioni ed emozioni del qui ed ora per attivare un potenziamento di alcune risorse della persona.
In conclusione, quindi, perché fare un percorso di counseling?
Per trovare un contenitore protetto dove esprimersi, per rafforzare aspetti avvertiti come deboli dentro di sé, per trovare empatia, per cominciare a riconoscere se stessi e sentire i propri bisogni, e sì, anche per prendere coscienza del bisogno di andare più in profondità con un percorso che passi dallo psicologo o dallo psicoterapeuta.
Anche hai bisogno di qualcuno che ti ascolti? che possa introdurre percorsi di crescita personale per uscire da situazioni che in questo momento ti soffocano? non sai a chi rivolgerti?
Forse non lo sai ma a Palermo esiste il Consultorio dei diritti M.I.F, un’equipe di professionisti (educatori, mediatori familiari, pedagogisti, psicologi, counselor, naturopati, farmacisti) che possono fornirti consulenza gratuita di base e un orientamento qualificato in caso di situazioni di forte disagio, nella vita quotidiana, in famiglia, al lavoro. Puoi subito segnalare una problematica attraverso un apposito form online (clicca qui) , e, tutti i giovedì, potrai venirci a trovare tutti i giovedì dalle 15,30 alle 18,30 presso la sede del Garante dell’Infanzia, in via Giacomo Cusmano 4 a Palermo.
FEDERICA MARCIANTI – Sperimentatrice di se stessa, ha sempre cercato di variare le esperienze durante il suo percorso, mantenendo, però, un unico comune denominatore: il desiderio di conoscere, dentro e fuori dall’Italia, per integrare, di volta in volta, tutti i tasselli nella sua crescita personale e professionale. Specializzata in Filologia moderna, durante l’università ha deciso di ripristinare una sua antica passione: le relazioni d’aiuto.
E’ diventata infatti Professional Counselor di Gestalt integrata presso la scuola SiPGI di Trapani. Durante la sua formazione ha lavorato con gli adolescenti in sportelli di ascolto e laboratori in classe, e in percorsi di counseling da lei creati per persone affette da fibromialgia. Crede che la consapevolezza di sé è una delle cose più difficili, ma più importanti da raggiungere nella vita e può essere fatto solo percorrendo la strada dell’empatia e di un’affettività più sana.
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