Un mondo senza disuguaglianze è possibile!
Anche se siamo nel 2022 l’idea è che un’affermazione del genere sia ancora UTOPIA. Veniamo fuori da un’emergenza sanitaria che ha fermato tutto il Mondo…eppure le disuguaglianze continuano ad esistere, anzi, sotto molti punti di vista sono aumentate!
L’emergenza Corona Virus ha soltanto dato maggiore visibilità a situazioni vecchie quanto la storia del Mondo:
- Governi distanti dalle esigenze dei più deboli
- Un’economia che polarizza le differenze fra ricchi e poveri
- Un sistema sanitario impreparato e fatiscente
- Politiche del lavoro ingessate e vulnerabili
Si potrebbe andare avanti all’infinito, la verità è sempre una sola:
La vera civiltà è quando ciascun uomo dà a ciascun altro ogni diritto che pretende per se stesso.
Così diceva Robert Green Ingersoll prima ancora che inventassero la radio e la tv, ma ancora adesso, dove apparentemente siamo tutti connessi, questa visione di civiltà resta ancora solo un sogno.
Eppure basterebbe davvero poco per trovare una nuova prospettiva! se l’emergenza COVID-19 ci ha insegnato qualcosa è che non è vero che i cambiamenti sono processi lunghi, dipendono solo da noi, e si compiono in un attimo!
Il Consultorio dei diritti MIF si batte da più di 10 anni a Palermo (e da un anno anche a Genova) per garantire parità di diritti a tutti! Più di 100 professionisti mettono a disposizione gratuitamente la loro professionalità con consulenze di base e orientamento alle fasce svantaggiate della popolazione, questo gruppo di persone è già dentro questa visione di civiltà e a loro basta davvero poco: mettere a disposizione le loro competenze per la collettività.
Oggi anche tu puoi far si che un mondo senza disuguaglianze possa diventare realtà: ti basta solo una firma!
Forse non lo sai ma esiste una misura fiscale che, senza che tu debba versare un solo centesimo, può garantire un sostegno economico a organizzazioni come il Consultorio dei diritti MIF: si tratta del 5×1000.
Il 5 per mille consente ai contribuenti di destinare una quota dell’IRPEF (pari, appunto, al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche) a enti che si occupano di attività di interesse sociale, come associazioni di volontariato e di promozione sociale, onlus, associazioni sportive che svolgono prevalentemente attività socialmente utili, enti di ricerca scientifica e sanitaria.
Non è una donazione (non si può detrarre dalle tasse), ma non comporta neppure oneri aggiuntivi (in pratica non costa nulla) in quanto il contribuente è comunque tenuto a pagare l’IRPEF, ma poter decidere a chi destinare il 5×1000 è molto utile.
Istituito nel 2006 in forma sperimentale, il 5 per mille è diventato un mezzo di sostentamento indispensabile per gli enti non profit; grazie ad esso, i cittadini, con le loro preferenze, permettono uno sviluppo armonico e responsabile del cosiddetto terzo settore, anche in virtù del fatto che le associazioni sono tenute a dimostrare come hanno impiegato le risorse ricevute.
Come destinare il tuo 5 per mille Al Consultorio dei diritti MIF?
Se fai la dichiarazione dei redditi
Cerca lo spazio con la dicitura “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” sulla tua dichiarazione dei redditi.
Scegli l’area dedicata al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e inserisci la tua firma e il codice fiscale del Consultorio dei diritti MIF: 97329000828.
Se sei pensionato o non fai la dichiarazione dei redditi
Cerca lo spazio con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” nella scheda che trovi in allegato al tuo CUD.
Metti una firma e inserisci il codice fiscale del Consultorio dei diritti MIF: 97329000828.
Inserisci la scheda che hai compilato in una busta chiusa.
Scrivi sulla busta “Destinazione 5 per mille IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale.
Infine, consegna la busta a un ufficio postale, a uno sportello bancario, a un CAF o a un commercialista.
Cosa aspetti allora? CAMBIA IL MONDO INSIEME A NOI!