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Parliamo di VACCINI – Introduzione storico normativa

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Parliamo di VACCINI – Introduzione storico normativa

Prima di passare la penna a chi tratterà la questione “vaccini” dal punto di vista scientifico, vorrei soffermarmi per qualche riga sulle modalità che hanno portato alle novelle legislative ancora in itinere (in realtà si tratta di un ritorno al passato), che tanto clamore hanno creato.

L’obbligo vaccinale nasceall’incirca mezzo secolo fa, e a ruota è stato seguito dalla normativa in materia di medicina scolastica. Mi riferisco al D.P.R. n. 1518  del 22 dicembre 1967, che all’art. 47 stabiliva: “I direttori delle scuole e i capi  degli  istituti di  istruzione pubblica o privata non possono ammettere alla scuola o agli esami gli alunni che  non comprovino,  con  la  presentazione di certificato rilasciato ai sensi di legge, di essere stati sottoposti alle vaccinazioni e rivaccinazioni obbligatorie”.
 
Il 23 settembre 1998,con una circolare interministeriale, i Ministeri della Sanità e della Pubblica Istruzione sancivano che, alla luce della “più recente normativa in materia di semplificazione amministrativa” doveva prevedersi che i certificati relativi alle vaccinazioni obbligatorie fossero acquisiti d’ufficio dalle segreterie delle scuole, dopo indicazione, da parte dell’interessato, dell’Azienda sanitaria competente per il rilascio. L’anno successivo, col D.P.R. n. 355, si giunse alla decadenza dell’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola.
 
Negli anni, anche a causa del decentramento del sistema sanitario, le Regioni e le Asl hanno acquisito la responsabilità di garantire il diritto alla prevenzione vaccinale, pur concordando col Ministero della Salute una strategia nazionale. Le differenze che si sono venute a creare nell’offerta vaccinale fra le diverse Regioni, sono state comunque superate grazie all’inclusione nei L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza) di tutti i vaccini, sia quelli obbligatori che quelli raccomandati, previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019.
 

Perché allora stiamo assistendo ad un ritorno al passato, col ripristino dell’obbligo di vaccinare gli alunni, pena, fra l’altro, l’impossibilità di iscrizione a scuola? Stiamo
vivendo una fase di emergenza?


Il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, ha affermato che “oggi non siamo in emergenza, altrimenti la Ministra della Salute agirebbe con ordinanze, ma
vogliamo evitare di andare in quella direzione”. Il cambio di rotta in realtà è fondato sull’allarmante calo del numero di vaccinazioni sotto la soglia minima raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la cosiddetta “immunità di gregge”, che è pari al 95% della popolazione.
 
Attualmente le vaccinazioni obbligatorie sono quelle antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B, le altre sono raccomandate.
 
Ad oggi, il testo del decreto è passato all’esame del Senato in una versione più soft grazie ad alcuni emendamenti. Il numero dei vaccini obbligatori è sceso da 12 a 10 (poliomielite, tetano, difterite, epatite B, hemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella) e le sanzioni vanno da 500 € a 3.500€ (prima la sanzione
massima ammontava a 7.500€).  




Nel polverone mediatico di questi ultimi mesi, dove non si comprende bene dove finisce l’informazione e comincia la disinformazione distribuita con polemiche e terrorismo psicologico, il Consultorio dei diritti MIF vuole affrontare l’argomento VACCINI da tre punti di vista:
  • quello normativo curato dall’avvvocato FRANCESCO MURANA (clicca qui)
  • l’aspetto scientifico, curato dalla farmacista VALENTINA PROVENZANO (clicca qui)
  • il punto di vista di una mamma, la couselor VALENTINA PASSARIELLO (clicca qui)

FRANCESCO MURANA – Penalista palermitano con tante passioni che vanno dal pianoforte, alla scrittura, passando per il teatro, il video editing ed il doppiaggio. Volontario della Croce Rossa Italiana dal 2004, è stato fra l’altro impegnato per oltre tre mesi nelle operazioni di soccorso della popolazione abruzzese colpita dal sisma del 2009. Dal 2010 ha approfondito lo studio del Diritto Internazionale Umanitario e nel 2012 ha conseguito il titolo di Consigliere qualificato DIU per le Forze Armate, per le quali svolge attività di docenza. Nel 2013 si è specializzato in International Disaster Response Law presso l’International institute of humanitarian law e dal 2015 è docente nei corsi delle allieve Infermiere Volontarie della C.R.I..

 

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